Real Time Linux Patch fatta a pezzi

Ingo Molnar ha presentato la nuova “veste” del realtime patchset portato avanti da lui e da Thomas Gleixner: per agevolare l’integrazione nel mainline kernel ( che, tra le altre cose, è già iniziata ), il patchset -rt è stato scomposto in ben 374 patch separate, per un totale di 698 file modificati, 27920 righe aggiunte e 9603 rimosse.

Il patchset -rt sta attirando sempre più l’attenzione di sviluppatori ed aziende alla ricerca di un sistema operativo hard real time funzionante, economico e flessibile: ora, anche grazie al lavoro svolto in passato da MontaVista ( pioniera nel campo dell’hard real time in Linux ), il pinguino può candidarsi a questo ruolo.

[ via KernelTrap ]

Firefox 3 Gran Paradiso Alpha 7

Il caldo di agosto non ferma il team di sviluppo di Firefox 3 che ha dato alla luce la settima alpha release del browser del panda rosso. In realtà, come avevamo scritto, il team inizialmente aveva previsto per fine luglio il rilascio della prima Beta ma successivamente ha posticipato la data a settembre.

Non ci sono nuove feature da segnalare in questa alpha ma moltissimi bug corretti come si può vedere dal changelog.

Nota negativa per gli utenti Mac: con la alpha 7 cessa il supporto per Mac OS X 10.3 (Panther).

Buon test!

Download: Linux, Windows, Mac OS X

[Via | Mozilla Developer News]

Rilasciato Thunderbird 2.0.0.6

A qualche giorno di distanza da Firefox, Mozilla ha rilasciato anche per Thunderbird le correzioni a due falle presenti nella precedente versione: si tratta delle stesse corrette in Firefox e precisamente la MFSA 2007-27 e la MFSA 2007-26, rispettivamente con criticità elevata e moderata.

L’aggiornamento è, come al solito, fortemente consigliato.

GNOME prova a svecchiarsi

Ammettiamolo, il look di default di GNOME non è mai stato molto sexy e nonostante l’adozione di Clearlooks ed il rinnovamento del tema delle icone molti utenti lo trovano ancora rattristante. Il fatto che una minoranza di persone ( tra cui figuro anch’io ) lo trovi elegante conta poco se si vuole puntare ad una fetta di utenti più ampia rispetto a quella dei semplici “sostenitori”.

Fortunatamente GNOME 2.20 dovrebbe portare un po’ di innovazione in questo campo grazie al lavoro del buon Andrea “Cimi” Cimitan, che ha momentaneamente lasciato da parte la sua famosissima creatura e si è dato parecchio da fare per svecchiare l’aspetto grafico del desktop e donargli un po’ più di sex-appeal: il vecchio tema di default è stato rinominato in ClearlooksClassic ed è stato soppiantato da Gummy, di cui potete osservare uno screenshot ( non definitivo ) qui.

Gli sforzi di Cimi non si limitano però al solo gnome-theme: anche il pacchetto gnome-theme-extras è sul tavolo operatorio del nostro prode, che ha già aggiunto gli iconset Foxtrot, Dropline Neu, Gion ed il tema Darklooks.

Manca ormai poco a GNOME 2.20 ( per fortuna! ).

KDE4: è l'ora della prima beta

Giornata di rilasci per i due principali desktop environment liberi: dopo GNOME 2.19.6 tocca ora alla prima beta del tanto atteso KDE4, del quale abbiamo già potuto assaggiare qualcosa nei mesi scorsi. In modo analogo a quanto detto proprio per l’ultimo rilascio “di sviluppo” di GNOME anche KDE4 beta1 rappresenta, con il freeze delle API, solo il primo passo verso quello che troveremo nella versione finale del desktop visto che il grosso delle novità comincerà ad apparire solo nelle prossime settimane.

Per chi non si accontentasse degli screenshot segnaliamo anche l’aggiornamento di KDE Four Live, il livecd basato su openSUSE provvisto delle ultime versioni di KDE, Amarok e KOffice.

KDE4 beta 1

     

[ via OSNews, The Coding Studio ]

GNOME 2.19.6

Precisi come orologi svizzeri gli sviluppatori di GNOME hanno rilasciato la versione 2.19.6 del noto desktop, l’ultima in cui fosse ancora possibile apportare modifiche alle API: nelle prossime due beta, infatti, ci si dovrà limitare a documentare il nuovo materiale ed adattare il software già esistente.

Le novità più importanti di questo rilascio? L’introduzione del backend WebKit per il browser Epiphany, sostanziali modifiche al sistema di syntax highlighting di GEdit ed il supporto ai metadata XMP delle immagini in Nautilus.

Changelog completi: platform, desktop, admin, bindings, devtools.

[ via OSNews ]

OpenHAL: nessuna infrazione

Possessori di schede 802.11 equipaggiate con chipset Atheros gioite: il Software Freedom Law Center ( che annovera tra i suoi membri anche Eblen Moglen ) ha confermato la legalità del progetto OpenHAL dopo averne rivisto il codice ed averne analizzato il processo di sviluppo; l’annuncio dissipa tutte le ipotesi di infrazioni nei confronti dell’HAL proprietario di Atheros e, a detta del mantainer del subsystem wireless di Linux, spiana la via all’ingresso del driver all’interno del mainline kernel.

Maggiori informazioni su OpenHAL e sul suo sviluppo possono essere reperiti sul sito ufficiale del progetto.

[ via Slashdot ]

ASUS sperimenta con Linux

Non so se sia merito di Dell, di Ubuntu o di Linux ma sta di fatto che di questi tempi molti produttori di PC stanno cominciando a valutare l’ipotesi di vendere portatili e desktop equipaggiati con il pinguino, a discapito dell’altro sistema operativo.

Se Dell commericializza già da diversi mesi sistemi equipaggiati con Ubuntu e Toshiba sta considerando la stessa possibilità, ASUS ha deciso di iniziare ad esplorare questo campo proponendo una specie di mini-laptop che, per molti versi, ricorda da vicino l’XO del progetto OLPC di Nicholas Negroponte.

Le specifiche tecniche sembrano decisamente sufficienti per un prodotto che vuole risultare appetibile a quelle persone che si avvicinano per la prima volta ad un PC e che pertanto preferiscono non spendere una fortuna in hardware: alla modestissima cifra di 200 dollari ci si potrà portare a casa un sistema equipaggiato con CPU Intel Perntium M ( Dothan ) a 900mhz, scheda video Intel 910, 512 MB DDR2, scheda rete 802.11bg ed un disco fisso flash da 4GB ( per la configurazione con disco da 8GB è necessario sborsare 299 dollari ). Meno di 1 kg di peso, diverse porte USB, modem e scheda di rete 10/100 completano il tutto.

[Via OssBlog]

Litepost, l'alternativa opensource a Gmail

Semplice, minimalista per quanto riguarda l’aspetto grafico e dotata di “funzioni web 2.0″.
E’ Litepost, nuovo servizio di web mail ancora non rilasciato pubblicamente che già fa parlare di sé.

Come detto il team di sviluppo ha posto particolare attenzione nel rendere Litepost intuitiva ma questo non ha pregiudicato l’inclusione di feature come il tagging dei messaggi, l’assegnazione di punteggi per evidenziare l’importanza di una mail e la possibilità di una personalizzazione completa dell’interfaccia grafica.

Ma la chicca consiste nel fatto che Litepost non sarà semplicemente un servizio di webmail in hosting, infatti il team di sviluppo ha deciso di rilasciarne i sorgenti.
Questo consentirà a tutta la comunità di poter contribuire al progetto; inoltre con il rilascio della versione 1.0 di Litepost Webmail Server sarà molto semplice installare sulla propria Linux box la webmail che a detta del team di sviluppo sarà anche molto facile da amministrare.

La data di rilascio di Litepost per il pubblico non è ancora nota ma nel frattempo ci si può registrare inserendo il proprio indirizzo mail per avere aggiornamenti sul progetto.

[Via | PhotoMatt]

GParted LiveCD cerca un nuovo mantainer

Uno tra i progetti più utili per i sysadmin è in difficoltà. Il mantainer della versione LiveCD di GParted (ne abbiamo parlato spesso) ha gettato la spugna e in un messaggio pubblicato sul sito del progetto ha annunciato l’intenzione di passare la mano a qualche sviluppatore di buona volontà.

Finchè non verrà individuato un sostituto GParted LiveCD rimarrà fermo e l’unica soluzione per avere comunque un tool aggiornato consiste per ora nell’utilizzare Parted Magic.

Che dire? Speriamo che al più presto GParted Live torni ad essere sviluppato…