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Musiquiz 2.1.2 è arrivato
Versione per l'installazione
Pacchetto di Musiche

Sito del progetto
Guarda le modifiche

Per chi non lo sapesse Musiquiz è un programma creato da me per l'oratorio di S.Pietro a Viadana che può essere comunque utilizzato come gioco in altri oratori. Dura circa 1 ora e 30 minuti (dipende da quanta confusione fanno i bambini). Se volete siete liberi di provarlo e utilizzarlo nel vostro oratorio, a casa vostra, o dove meglio credete.

Buon divertimento!!!

screenshot!

Attuale versione stabile: 2.1.2

Dimensioni:
vers. installazione: 2,7MB
pacc. musiche: 130MB

Requisiti minimi del sistema:
  • Sistema operativo Windows XP/Vista
  • Windows Media Player da 8 a 11
  • 128 MB di ram
  • 10MB di spazio sul disco solo per il programma, 130 MB se si installa anche il pacchetto di Musiche (Musiquiz Music Pack)

Da Windows a Linux (Ubuntu) - Guida per i nuovi utenti

>> Parte 1 - Introduzione

Questa guida è destinata a tutti gli utenti Windows che più volte sono stati tentati dall’idea di passare ad un sistema operativo GNU/Linux e che più volte vi hanno rinunciato, forse perchè impauriti da quelli che io definisco i “falsi miti su Linux”, ossia tutte quelle dicerie dettate dall’ignoranza (da non prendere come una offesa) in materia, e spesso anche dalla poca esperienza degli utenti, e proprio a questi vorrei destinare questa guida. Non temete, non pensate che GNU/Linux sia un sistema operativo per esperti; ogni giorno nuovi utenti scoprono che è facile almeno quanto Windows, ed in alcuni casi anche di più.
Una premessa; spero che grazie a questa guida vi avvicinerete al mondo Linux, ma se avrete intenzione di affrontare questo nostro percorso con uno sfondo di diffidenza e pregiudizi, se volete passare a Linux solo per distinguervi dalla massa e farvi belli con gli amici (scusate, ma è proprio l’espressione adatta), e se soprattutto non avete intenzione di imparare, vi chiedo di non passare a Linux e di non seguire questa guida, non è destinata a voi :) .

>> Parte 2 - Alcuni “falsi miti” e domandi frequenti

- Falso mito: Linux non ha interfaccia grafica e, quindi, bisogna usare codici lunghi ed ostili.
Falso. Linux è dotato sia di una interfaccia grafica sia della linea di comando. In questo senso, possiamo quindi considerarlo come un sistema operativo alla portata di tutti.
In modo breve e superficiale possiamo dire che l’interfaccia grafica o GUI (Graphical User Interface) è quell’insieme di icone, menu, finestre ed oggetti grazie ai quali interagiamo con il sistema operativo e i vari programmi.
Ma proviamo a considerare la linea di comando da un altro punto di vista. Quando noi usiamo un programma da interfaccia grafica e questo, per una qualsiasi ragione, va in crash o ha malfunzionamenti di qualsiasi tipo, non possiamo essere a conoscenza dell’errore, e di conseguenza non possiamo risolverlo. Lanciando il programma dalla linea di comando, invece, siamo in grado di capire qual’è il problema e risolverlo.
Ci sarebbe anche altri esempi che dimostrano come a volte la linea di comando sia migliore in alcune situazioni, ma questo non è il luogo adatto dove trattare l’argomento :) .

- La “questione” virus
I nuovi utenti decidono di passare a Linux per vari motivi e sicuramente tra questi c’è il fatto che molti pensano che “non ci sono virus per Linux”. Non è esattamente così. Il motivo principale che rende questo sistema operativo immune da virus è il modo in cui viene gestito il software. Mentre per Windows dobbiamo cercarlo in rete ed ogni autore del programma può fare ciò che vuole con il suo software (quindi anche inserire elementi indesiderati), su Linux la maggior parte dei programmi viene scaricata da archivi controllati dal team che sviluppa la distribuzione, oltre che dalla comunità. In questo modo è impossibile prendere virus. È da dire che alcuni software non sono presenti negli archivi ufficiali e quindi bisogna prelevarli da altre parti, ma con un po’ di attenzione eviteremo spiacevoli inconvenienti.

>> Parte 3 - Preparazione
Non sapevo come intitolare in altro modo modo questa sezione. Dobbiamo ora preparare il nostro hard disk e i nostri dati al passaggio, prima di procedere all’installazione vera e propria del nuovo sistema operativo.
Possiamo organizzare le procedure di preparazione in tre punti:
1- Fare una copia di backup dei propri dati personali e di tutti i file che ritenete importanti;
2- Controllare lo spazio disponibile per l’installazione del nuovo sistema operativo; in questa guida prenderemo come esempio la distribuzione Ubuntu (vedremo in seguito il motivo), che necessita di 1.5 GB. Assicuriamoci di avere circa 4 GB di spazio disponibile, sono più che sufficienti;
3- Eseguire una deframmentazione dell’intero disco.

Questi tre passi sono importantissimi ed inevitabili; non procedete all’installazione se prima non avete preso questi accorgimenti.

- Parte 3.1 - Le distribuzioni Linux
Prima di procedere al download e alla masterizzazione dell’immagine, sarebbe opportuno spiegare cos’è una distribuzione Linux. Per farlo vi riporto la mia definizione della mia Guida base a Linux.
>> Cosa sono le distribuzioni Linux?
Le distribuzioni Linux (abbreviate in distro) sono dei sistemi operativi che condividono il kernel Linux. Le distribuzioni Linux attualmente esistenti sono tantissime. Questo e’ dovuto al fatto che ognuno puo’, secondo la licenza GNU GPL, modificarle e distribuirle. Per avere un’idea di quante distribuzioni distro esistano e quali siano state le prime, diamo uno sguardo al grafico disponibile su http://kde-files.org. Il grafico e’ rilasciato sotto licenza GNU GPL e viene aggiornato periodicamente.

Ma cosa differenzia tra loro le distribuzioni?
Le differenzia il cosidetto parco software, ossia tutti i softwares che la societa’ o la comunita’ che gestisce la distribuzione decidere di includere nella stessa.
Tra le distribuzioni piu’ usate al momento vi e’ Ubuntu. La scelta di questa distro e’ consigliata soprattutto a chi entra per la prima volta nel mondo Linux. Questo perche’ sono presenti molti software che consentono di gestire quasi tutte le operazioni che compie un utente comune attraverso l’interfaccia grafica.E’ per questi motivi che verrà usata come esempio per questa guida.

Per Ubuntu, come per altre distribuzioni, e’ presente una versione Live CD, che consente di provare il sistema operativo attraverso l’utilizzo di un CD, senza installare nulla e senza occupare spazio sul proprio hard disk.

- Parte 3.2 - Scaricare e masterizzare l’immagine
In questa guida, come detto sopra, utilizzaremo Ubuntu, ed in particolare la versione Live CD; grazie a questa, infatti, potremo provare il nostro sistema operativo prima di installarlo sul nostro hard disk, in modo da assicurarci che tutte le nostre periferiche funzionino e vengano riconosciute.
Per procurarci l’immagine .ISO della versione desktop di Ubuntu basta andare sul sito italiano ed accedere al modulo di download.

Selezioniamo la versione che preferiamo (si consiglia l’ultima), e il tipo di computer; se non siete sicuri del tipo di computer di cui siete in possesso, scegliete “Personal computer standard (architettura x86)”. Clickiamo su Avvia il Download e attendiamo che l’immagine venga scaricata sul nostro hard disk.

Una volta completato il download possiamo masterizzare il file .iso con un programma di masterizzazione.

>> Parte 4 - Installazione

- Parte 4.1 - Avvio CD
Riavviamo il computer e, dopo aver impostato la periferica del CD-ROM come la prima periferica di boot, inseriamo il CD di Ubuntu.
A questo punto avremo una schermata come questa:

Premiamo F2 per impostare la lingua; scegliamo Italiano e premiamo invio

A questo punto andiamo su Controlla difetti sul CD per verificare che il CD di installazione sia integro e, se non ci sono problemi, andiamo su Avvia o Installa Ubuntu e premiamo Invio.

Attendiamo il caricamento del sistema operativo; terminato il caricamento, avremo una schermata come questa:

Una volta verificato il corretto funzionamento delle periferiche, procediamo all’installazione sull’hard disk come segue.

- Parte 4.2 - Installazione sull’hard disk
Per iniziare il processo di installazione facciamo doppio click sull’icona Install.

Scegliamo la lingua italiana

Clickiamo su Avanti e nella nuova schermata scegliamo il fuso orario; qual’ora l’orario non dovesse essere corretto possiamo comunque modificarlo in seguito. Proseguiamo e scegliamo la mappatura della tastiera

Se avete un Mac selezioniamo l’apposita opzioni, altrimenti consiglio di selezionare Italy. Clickiamo su Avanti.
A questo punto dobbiamo scegliere come partizionare il disco. Noi vogliamo creare un dual boot, ossia installare Ubuntu come sistema operativo insieme a Windows, in modo da poter scegliere all’avvio quale sistema operativo utilizzare. Scegliamo quindi di ridimensionare il disco delle dimensioni che riteniamo opportune. Andiamo avanti. Se vogliamo importare alcuni documenti come i segnalibri di firefox o di internet explorer, sfondi ed altro, selezioniamo l’account di Windows di cui vogliamo migrare i documenti. Se non vogliamo importare nessun file, non selezioniamo nulla ed andiamo avanti.
A questo punto ci vengono chiesti il nome utente e la password; vi consiglio di scriverli, in quanto ci serviranno per accedere ad Ubuntu dopo l’installazione. Andiamo avanti; ci viene mostrata una schermata che riassume tutte le opzioni che abbiamo scelto in precedenza. Se tutto va bene, clickiamo su Install.
Attendiamo che l’installazione termini e riavviamo. Ci verrà mostrato il boot loader Grub, ossia il menu da cui scegliere quale sistema operativo avviare.

>> Parte 5 - Il software in Linux

Per installare un programma in Windows, di solito, dobbiamo vagare per la rete in cerca di file per l’installazione, solitamente i *.exe. In Linux l’installazione, la rimozione e la gestione del software viene gestita in un altro modo.
Esistono infatti quelli che vengono chiamati gestori di pacchetti. Ne esistono molti, ma per la nostra distribuzione è necessario studiare solo il gestore di pacchetti APT.
Ubuntu, così come tutte le derivate Debian utilizza questo gestore di pacchetti. Tornando all’esempio di prima, invece di vagare in rete alla ricerca del programma di cui abbiamo bisogno, in Linux abbiamo a disposizione una lista di siti (personalizzabile) da cui prelevare il programma di cui abbiamo bisogno; questa lista prende il nome di “Repository”. Possiamo avere un esempio di repository lanciando dal terminale il comando
sudo gedit /etc/apt/sources.list
In questo modo si aprirà un file di testo (ossia sources.list, appunto); ogni indirizzo che vedete è come se fosse un archivio che contiene tutti i pacchetti che possiamo installare.
E’ importante ricordare che i programmi presenti in questi archivi sono in forma di pacchetti *.deb. Un pacchetto è un file che contiene tutte le informazioni necessarie per installare un software. Le distribuzioni derivate da Debian (quindi anche Ubuntu) utilizzano questo tipo di pacchetti per installare facilmente i programmi; basta infatti un doppio click e il programma viene installato.

- Parte 5.1 - Esempi di utilizzo di APT
Possiamo utilizzare APT in due modi: dalla linea di comando e attraverso l’interfaccia grafica.

Alcuni comandi per APT da linea di comando
Ecco alcuni esempi di comandi da digitare nel terminale.
Installare un programma

sudo apt-get install nomepacchetto

sostituendo a nomepacchetto il nome del pacchetto del programma desiderato.
Rimuovere un programma

sudo apt-get remove nomepacchetto

sostituendo a nomepacchetto il nome del programma che si vuole disinstallare.
Cercare un programma

sudo apt-cache search pacchettodacercare

Aggiornare la lista dei pacchetti presenti nel repository

sudo apt-get update

Aggiornare tutti i pacchetti installati

sudo apt-get upgrade

Possiamo anche scrivere parole chiavi come ad esempio “player” per cercare, appunto, un player.
I comandi per APT sono molti, ma penso che questi siano quelli necessari per sopravvivere fino al momento in cui avrete maturato una certa conoscenza dell’argomento e sarà opportuno approfondirlo.

APT da interfaccia grafica
Avviamo il gestore dei pacchetti Synaptic da Sistema -> Amministrazione -> Gestore pacchetti Synaptic.
Aggiungere e rimuovere software
Utilizziamo la funzione cerca e cerchiamo il programma di nostro interesse. Come risultato verrà mostrata una lista di pacchetti installabili; clickiamo sul quadratino alla destra del programma che intendiamo installare.
Questa gif animata presa dalla documentazione di Ubuntu può esserci d’aiuto: gif di esempio installazione software da Synaptic.
Aggiornare i pacchetti
Il gestore ci avviserà ogni volta che sono disponibili degli aggiornamenti per i pacchetti. Nel pannello di controllo in alto verrà visualizzata questa icona

Clickiamo con il tasto destro per vedere le opzioni possibili.

Conclusioni
Spero questa guida sia chiara ed esaustiva. Commenti e critiche costruttive sono più che gradite :) .
La guida è rilasciata sotto Licenza Creative Commons.

La guida è stata realizzata da iLLusion che ringrazio molto per il suo impegno. Potete visitare il suo blog su questo sito